IMPORTANTE: A causa di eventuali sopravvenuti cambiamenti ambientali del percorso, si consiglia sempre, prima di effettuare una escursione di reperire informazioni e percorsi sempre aggiornati presso Sezioni CAI di competenza - Enti del Turismo locali.
La presente descrizione è a solo scopo di dare una indicazione preventiva.- |
- Tempo di complessivo: ore 2:15 circa sola andata
- Dislivello: mt. 700 circa
- Difficolta: Facile fino al rifugio Vajolet, prestare attenzione sulle rocce durante la salita al rifugio Re Alberto. I punti piu' critici sono messi in sicurezza con funi metalliche.
- Partenza: Rifugio Gardeccia, raggiungibile con servizio navetta da Pera di Fassa.
- Punto piu' alto: Rifugio Re Alberto mt.2620
Percorso:
Dal Rifugio Gardeccia seguiamo il largo sentiero (segnavia 546), che poco dopo comincia a inerpicarsi, mentre saliamo sulla nostra sinistra possiamo ammirare l'imponente parete nera del Catinaccio, proseguiamo in falso piano e dopo una salita decisa ma breve giungiamo ai Rifugi Vajolet e Press (1 ora circa), da dove possiamo scorgere le sagome delle Torri del Vajolet.
La salita successiva al Rifugio Re Alberto (segnavia 542) richiede piu' fatica (ma si e' ampiamente ripagati) ed e' praticamente un'arrampicata, risaliamo il ripido canalone e aiutandoci con le mani su roccette e sui tratti attrezzati con funi metalliche raggiungiamo dopo superato la spettacolare Conca del Gartl il Rifugio Re Alberto (1 ora), sotto le imponenti Torri del Vajolet.
A pochi metri dal rifugio un lago, la Croda di Re Laurino e il Catinaccio.
Escursione un po' faticosa ma di grande suggestione per la spettacolarita' del luogo.
Foto gentilmente inviate da Valeria - Grazie
Un particolare ringraziamento ai: Roberto Bertolotti per la cortese collaborazione - Visita la Gallery
- Questo itinerario non è adatto anche ai bambini. |