© by Pietro Baldresca - Spinea (VE)
HOME PAGE
HOME GALLERY
GUESTBOOK
FORUM
ALMANACCO
CARTOLINE VIRTUALI
Amici della Montagna
Amici della Montagna
 
  Spedizione sci - alpinistica al
PIK LENIN  7134 m, Pamir, Kyrghyzstan
 
PERIODO: 4 - 22/07/2009
 
Dopo il Muztagh Ata nel 2008, cercavamo un altro obiettivo sciistico sui 7000 m, da fare nel periodo estivo. La scelta è caduta sul Pik Lenin, seconda vetta del Pamir (dopo il Pik Somoni in Tajikstan), che tra l’altro offre una splendida parete Nord, tutta sciabile se in buone condizioni.
versione di stampa  

 
 
Il Pik Lenin è considerato un 7000 “facile” (a piedi e per la via normale), tuttavia si tratta sempre di una progressione su ghiacciaio e su cresta ad alta quota. Le insidie maggiori vengono dalla corretta valutazione delle condizioni (crepacci, pericolo di caduta di seracchi e valanghe) e dal tempo che può essere molto severo (freddo e vento forte).
Valgono poi le ovvie considerazioni sulla preparazione fisica e sull’acclimatamento adeguate ad affrontare un 7000 senza ossigeno.

Lo scopo della nostra missione è di “testare” il terreno per includere questa spedizione tra i programmi “standard” di Avalco Travel a partire dal 2010.

Si accede alla montagna con un lungo volo fino a Bishkek, capitale del Kyrghyzstan e poi un avventuroso volo interno ad Osh, media città tipica dell’Asia Centrale, caotica e con un mix incredibile di razze . Da qui in una giornata di pista polverosa si arriva al Campo Base situato a 3600 m di fronte al versant e nord della montagna.

Siamo saliti per la via normale che raggiunge la cresta Ovest al campo 3 a circa 6200 m di quota.
Presenta difficoltà di tipo glaciale (seracchi, crepacci) e la cresta di misto (fattibile con ramponi e bastoncini, piccozza utile solo per un breve tratto – detto “the knife” – di ca. 100 m a oltre 40°, esposto, che può essere in ghiaccio).

Dal CB al C1 si sale a piedi (senza neve), poi dal C1(4300 m) alla vetta non abbiamo mai tolto gli sci (salvo il tratto del “knife”), e ciò grazie all’innevamento eccezionale.
Abbiamo posto il C2 a 5300 m ed il C3 sulla cresta Ovest.
L’arrivo in vetta è su un ampio falsopiano, non è facile reperire il culmine.
Dalla vetta panorama mozzafiato a est verso il Tien-Shan (Pik Pobeda e Khan Tengri), il Kongur ed il Muztagh Ata nello Xinjiang, a sud e ovest verso le innumerevoli ed innominate vette del Pamir occidentale.

Le possibilità di salire e scendere con gli sci sono generalmente limitate al mese di luglio. Dopo, affiorano ampie zone di ghiaccio ed i crepacci sono molto aperti. La cresta Ovest può essere spazzata da forti venti e spesso è sciabile solo a tratti (per poca neve, sassi, e ghiaccio).
 
Naturalmente l’interesse sciistico è soprattutto per la discesa della immensa parete Nord, che offre pendii da 45° a 30°.
Nel nostro caso (metà luglio 2009), dopo una settimana di intense nevicate, ci sono stati tre giorni di vento violento che ha reso la parete Nord decisamente pericolosa (accumuli e possibili lastroni di neve), per cui vi abbiamo rinunciato. Siamo pertanto saliti e scesi con gli sci dalla cresta Ovest (quasi tutta sciabile grazie all’abbondante innevamento).
 
Come logistica ci siamo affidati, tramite Avalco Travel (www.avalcotravel.com) , ad un’agenzia locale che offre i servizi di trasporto fino al C1 e tende e pasti allo stesso C1, che viene pertanto utilizzato come Campo Base Avanzato (ABC).
La nostra spedizione era autonoma oltre il C1. Pertanto occorre portare materiale da bivacco e da cucina, oltre al cibo per i campi alti ed ovviamente le attrezzature per la progressione e la sicurezza.

Relazione tecnica dettagliata, photo gallery, e report sui materiali testati possono essere scaricati da: www.avalcotravel.com.
 
Testi ed immagini a cura di
AVALCO TRAVEL OUTDOOR SPORT ADVENTURE
 
Indirizzi di questo sito: www.altemontagne.it www.altemontagne.com www.altemontagne.net
 
   
 
sei il visitatore n.