IMPORTANTE: A causa di eventuali sopravvenuti cambiamenti ambientali del percorso, si consiglia sempre, prima di effettuare una escursione di reperire informazioni e percorsi sempre aggiornati presso Sezioni CAI di competenza - Enti del Turismo locali.
La presente descrizione è a solo scopo di dare una indicazione preventiva.-
Località di partenza: Due impianti di risalita, una cabinovia e una seggiovia, ci pemettono di
salire da Peio fino ai 2380 metri del Rifugio Doss dei Cembri e risparmiare
così ben 950 metri di dislivello.
Attenzione: conviene prendere la prima corsa alle ore 8.00 poiché l'ultima corsa è alle 17.00, quindi, calcolando salita e discesa, non c'è tanto tempo per stare in cima.
Da Doss dei Cembri si imbocca brevemente per circa 300 metri la Val della Mite quindi si prende il sentiero 139 (tabelle) che si stacca sulla destra risalendo il costone fino a congiungersi col sentiero 105 fino alla cima
Dati del rifugio: mt. 3644 tel. 0463 / 751386 - Kompass 648 - Parco Nazionale Stelvio settentrionale - Trentino.
Percorso: L'unica vera difficoltà di questa splendida salita è l'alta quota. Gli eventuali disturbi dovuti alla rarefazione dell'aria però sono molto soggettivi: le persone allenate (anche alle alte quote) non accusano inconvenienti particolari salvo una maggiore fatica, mentre altri possono accusare (ma non è obbligatorio) spossatezza, affanno, tachicardia, mal di testa, nausea.
E' abbastanza intelligente perciò affrontare questa salita con un minimo di allenamento.
Il dislivello non è proibitivo, circa 1264 metri: un passo lento e regolare secondo "la vecchia scuola alpina" e un'energetica colazione preventiva aiuteranno parecchio.
Anche se 100 metri sotto la cima c'è il Rifugio Mantova m 3535, è meglio non scherzare e dotarsi di un equipaggiamento adeguato alla bisogna: scarponi da montagna, pantaloni lunghi, giacca a vento, maglione, occhiali, crema solare, berretto, guanti.
E' da tenere sempre ben presente che una bufera o una tempesta di neve a queste quote può essere anche fatale.
Il sentiero è ottimamente tracciato e si svolge tutto su pietraie e roccia, nei punti più delicati (pochi) ci sono gradini ed alcuni traversi su ripidi canalini sono attrezzati con cordino d'acciaio.
Il modernissimo rifugio posto poco sotto la cima, intitolato alla Città di Mantova, offre un riparo sicuro e un adeguato rifocillamento.
La cima del Vioz si raggiunge facilmente in circa 20 minuti dal rifugio, per facile dorsale pietrosa che raggiunge l'anticima con la croce e quindi la cima vera e propria, pianeggiante, che dà direttamente sul vasto Ghiacciaio dei Forni.
Il periodo migliore per la salita è verso fine agosto/inizio settembre, quando le giornate sono più fresche e limpide, il tempo è più stabile ed il percorso generalmente sgombro di neve.
E' opportuno comunque partire con tempo sicuro: un temporale può essere molto pericoloso, inoltre il Vioz è una montagna "dispettosa", spesso ammantata di nuvole. Sarebbe un vero peccato salire fino lassù e non potere vedere il grandioso panorama che si gode dalla cima.
Per informazioni sull'apertura degli impianti e del rifugio (in genere da luglio a settembre), sulle condizioni della salita eccetera, conviene telefonare direttamente al Rifugio Mantova: il numero è 0463 / 751386, il gestore è Mario Casanova
Difficoltà: EE Escursionisti Esperti - 1 giornata
- Periodo: da luglio a settembre.
Servizio e
immagini di: Roberto Brega - Ancona
Questo itinerario non è adatto anche ai bambini.