Antelao - 3264 m - Sentiero normale attraverso la cresta nord - Sulla più imponente piramide rocciosa delle Dolomiti Orientali
Il monte Antelao, con i suoi 3264 metri di altezza è la seconda cima di tutte le Dolomiti, si eleva in un punto panoramico spettacolare. Con la sua forma di trapezio, L'Antelao, domina l'intera Val del Bòite. A poca distanza da Cortina, e dal Pian dei Buoi, si inalza proprio davanti al monte Pelmo, dove trova inizio la zona del Cadore nella conca ampezzana. Ogni alpinista desidera almeno una volta salire fino alla cima, anche se l'ascesa non è per niente facile, presentando varie difficolta a causa di vari passaggio impegnativi di vario grado, neve e ghiaccio, in qualsiasi stagione. In zona si possono raggiungere i rifugi Scotter - Palatini - San Marco - Galassi dai quali partono le ascese alla vetta. In ogni caso si consiglia la salita in condizioni fisiche e di tempo ottimalied esenti da vertigini. Si ricorda anche che in caso di necessità, in zona si trova il Bivacco Piero Cosi, non custodito, ai piedi dell'attacco finale, dove si può trovare riparo. Stupenda è la visione panoramica che si può godere sulle Alpi Orientali.
Note:
Località a valle: Calalzo, 809 m. Ferrovia e collegamento autobus da Belluno
Punto di partenza: Rifugio Capanna degli Alpini (1395 m, parcheggio), al Pian della Gravina alla testata della Valle d'Oten. Accesso su strada in parte asfaltata, 10 km da Calalzo.
Tempo di percorrenza: 9.30 h.
Dislivello: 1869 m.
impegno fisico: Itinerario di alta quota, per alpinisti esperti, in piena forma, esenti da vertigini. Passaggi a volte esposti e verso la vetta si rende necessario procedere in cordata tenendo presente fortemente che in caso di tempo incerto o in presenza di neve o ghiaccio, l'ascesa all'Antelio è fortemente sconsigliata.
Ristoro: Rifugio Capanna degli Alpini (15 L., dal 15.6. al 30.9.). Rifugio Galassi (106 L., dal 20.6. al 15.9.).
Variante: Dal Rifugio Capanna degli Alpini, vale la pena un'escursione alla «Cascata delle Pile», a ovest sopra il rifugio.
Ulteriore impiego di tempo: 30 minuti.
Dal Rifugio Capanna degli Alpini, percorrendo il sentiero n. 255, si sale per un primo tratto, attraverso detriti, in direzione sud-ovest, poi, a sinistra, si oltrepassando il Torrente d'Oten (senza ponte), quindi proseguire, mantenendo la destra, fino ad arrivare allo sbocco di una selvaggia gola rocciosa, ad un bivio (la via a destra porta alla «Cascata delle Pile», 10 minuti). Proseguire verso sinistra longo un buon sentiero di montagna, che scorre lungo i pendii, salendo ripidamente attraverso la boscaglia, in direzione sud. Di seguito, ci si inoltre in un bosco cosparso di pini mughi, in leggera salita verso destra (ovest), fino ad una piana. Si prosegue ancora in ripida salita, per arrivare in un'alta valle e, quindi, continuare la marcia in salita attraverso boscaglia, pini, mughi, con pochi alberi. Si continua ancora la marcia in salita (serpentine), lungo una fiancata boscosa e rocciosa (sgretolata) in direzione Nord, per arrivare ad una dorsale, che divide l'alta valle appena percorsa dalla Valle d'Oten, che si estende a nord.
La vista panoramica sulle Cime Bastioni e Cima Scotter è grandiosa. Oltre la dorsale, si può risalire attraverso la Valle d'Oten, tra pini mughi, alberi radi, verso sinistra in direzione Oveste quindi verso destra, superando il ruscello Oten con vista verso l'Antelao, più in basso il Rifugio Galassi.
Si sale per il percorso un poco ripido verso sud-ovest tra la rada vegetazione, quindi per un sentiero un poco ghiaioso e poi si si prosegue lungo un ripido pendio, coperto di pini mughi(direzione Nord), verso le pareti della Cima Scotter, quindi attraverso ripidi tornanti, si sale, prima a sinistra, poi verso sud, fino ad una chiesetta e, oltre fino ad arrivare al Rifugio Galassi, 2018 m.
Proseguendo per il sentiero n. 227, oltre il Rifugio Galassi, verso nord-ovest, si supera un pendio ed una conca verdeggianti, quindi un poca di salita per arrivare fino alla Forcella Piccola (2120 m), da dove si possono ammirare a destra le Marmarole, e a sinistra l'Antelao.
Da qui procedere in salita per il sentiero visibile ma non numerato, il percorso si presenta di massi e detriti. Continuare il cammino per cenge parzialmente esposte in salita fino alla cresta settentrionale. Oltrepassare questa cresta per arrivare ai placconi «Caste dell'Antelio», si richiede particolare attenzione per il percorso in parte instabile. Continuare sulla destra nella parte rocciosa dove si può trovare spesso neve e ghiaccio nelle scanalature. Salire verso sinistra fino al Bivacco Piero Cosi, 3111 m. La salita diventa ripida, lungo cenge e in parte tra gradini ricavati nella roccia fino alla vetta. Aiutati da una fune metallica, si continua a salire tra massi e rocce per arrivare alla croce della cima a quota 3264 metri il punto più elevato dell'Antelao, anche questo ultimo tratto è assicurato da una fune metallica.
Questo itinerario non è adatto ai bambini.
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