IMPORTANTE: A causa di eventuali sopravvenuti cambiamenti ambientali del percorso, si consiglia sempre, prima di effettuare una escursione di reperire informazioni e percorsi sempre aggiornati presso Sezioni CAI di competenza - Enti del Turismo locali.
La presente descrizione e a solo scopo di dare una indicazione preventiva.-
Dal lago di Braies, in Val Pustena, toccando alcune delle montagne più significative della zona, l'itinerario si snoda verso sud fino a Belluno: Croda del Becco, Tofane, Pelmo. Tracciata per prima, nel 1966, la via è detta "la classica" ed è percorsa prevalentemente da nord a sud, Non presenta difficoltà di sorta, benché siano state previste varianti che, grazie ad alcune vie ferrate (percorsi attrezzati con chiodi e funi metalliche fissi), permettono di salire le cime dei monti che si incontrano strada facendo. L'Alta Via n. 1 comprende circa 12 tappe anche se è possibile, saltando qualche sosta intermedia, condensare il tragitto in otto o nove passaggi. Lunghezza approssimativa: 150 km; durata media: 13 giorni.
1) Lago di Braies > Rifugio Biella: tre ore e mezzo di percorrenza su un bellissimo pianoro. Dal rifugio si può raggiungere la vetta della Croda del Becco in un'ora e mezzo, senza alcuna difficoltà.
2) Rifugio Biella > Rifugio Fànes: quattro-cinque ore di percorrenza Dal rifugio Fànes si può percorrere la "Via della Pace", un sentiero riattato nel 1973 dal maggiore Schaumann che porta sulla Creda dei Valùn Blanch: di qui la vista sulle Tofane e sulla val Travenànzes è eccezionale.
3) Rifugio Fànes > Rifugio Lagazuòi: cinque ore. La tappa non a faticosa, e transita sulla Forcella del Lago, il valico tra la Torre del Lago e la celebre Cima Scotoni, per scendere sul piccolo lago dei Lagazuoi.
4) Rifugio Lagazuòi > Rifugio Dibona: tre-quattro ore. La variante per esperti con attrezzatura è la via ferrata Lipella (sei ore), spettacolare itinerario che attraversa le postazioni della prima guerra mondiale per scendere al rifugio Giussani, che sorge sulla Forcella Fontananegra, fra le Tofane di Ròzes e di Mezzo. Per gli altri, è consigliabile la deviazione che conduce alla galleria di guerra al Castelletto (naturalmente muniti dì una pila...), scavata dagli Alpini nel luglio 1916.
5) Rifugio Dibona > Rifugio Cinque Torri > Rifugio Nuvolau: cinque ore. Le Cinque Torri sono una delle più vecchie e rinomate palestre d'arrampicata: di facile accesso, ospitano cordate sulle innumerevoli vie che le percorrono. Per un momento di riposo, puntare al rifugio Nuvolau, uno dei più bei balconi naturali di tutte le Dolomiti. Il panorama a 360 gradi vale da solo la salita.
6) Rifugio Nuvolau > Rifugio Palmieri > Rifugio Città di Fiume: tre ore di percorrenza. Rifugio Città di Fiume > Rifugio Venezia: tre ore per il percorso, II sentiero si snoda alla base Monte Pelmo, il poderoso massiccio che fu tra i primi a essere scalato, alla fine dell'800.
7) Rifugio Venezia > Rifugio Sonino al Coldài: quattro ore. Il rifugio del Coldài è il posto più bello per godersi il romantico tramonto sulle bastionate settentrionali del Civetta, una delle più famose montagne dolomitiche.
8) Rifugio Sonino > Rifugio Tissi > Rifugio Vazzolèr: quattro-cinque ore. Dal rifugio, la via ferrata Alleghesi porta alla cima del Civetta, mentre la via Tissi è riservata solo agli esperti. 1.300 metri sotto il rifugio Tissi, in perfetta verticale, appaiono le acque del Lago di Alleghe.
9) Rifugio Vazzolèr > Rifugio Carestiato: quattro ore e mezzo di percorrenza.
10) Rifugio Carestiato > Rifugio Pramperèt: quattro-cinque ore di percorrenza. Rifugio Pramperèt > Rifugio 7° Alpini: dalle dieci alle 12 ore. Si tratta della tappa più lunga dell'Alta Via n. 1, che si snoda tra paesaggi di ghiaioni quasi lunari e i verdi alpeggi della Val Vescovà.
11) Dal rifugio 7° Alpini, la discesa su Belluno attraverso la Val d’Ardo dura due-tre ore.
© 1998 -
by Pietro BALDRESCA - SPINEA VE - CONSELVE PD