Sul fianco della valle che conduce al passo del Brennero, in una conca circondata da alte montagne ma su terreno torrenziale, sorge il santuario della Mamma della Pace. Trens esisteva già al tempo dei Romani. Il nome originale fu Torentes, citato nel documento di Quartinus 1827 e deriva il suo significato dai numerosi torrenti che precipitano alla montagna.
Mancano i dati precisi sull’origine del suo santuario. Una leggenda dice che un contadino scavando fra i detriti d’una frana scopri un’ immagine di Maria, proveniente forse da qualche cappella o casa privata, trasportata dal torrente. Il contadino se la portò a casa e la venerò con la famiglia. Il giorno seguente fu trovata nella cappella del paese. Si cominciò a venerarla pubblicamente. Viene fatto cenno d’ una chiesa cfi Maria Trens la prima volta in un documento in data 10 settembre 1345.
Nel documento diciotto vescovi della corte papale in Avignone concedono indulgenze alla chiesa di 5. Maria in Trens. L’antichità del santuario attesta pure quella dell’attuale immagine: la scultura del 1460 rappresenta la Madonna, che con le mani porge Gesù. Nel 1407 il nobile Corrado di Trautson, proprietario del vicino Castel Pietra, istituì una Messa settimanale da celebrarsi il martedì nella chiesa di Trens
Santuario di Maria Trens
L’attuale chiesa fu fatta costruire nel 1498 dal parroco di Stilves, al quale appartenne Trens, in nuovo stile gotico con due portoni principali di marmo bianco, come lo dimostra il suo monogramma sulla porta orientale della chiesa.
Per facilitare l’impresa si procurò una «littera indulgentiarum» per il santuario, firmata da dodici cardinali di Roma (1482). Il campanile gotico s’eleva maestoso a cuspide sul lato occidentale della chiesa.
Nel 1648 il cappella no del decanato di Stilves aveva ricevuto l’incarico di celebrare giornalmente in Trens la Messa e venne chiamato semplicemente cappellano di Trens. In quel tempo rifiorì il pellegrinaggio alla Madonna miracolosa.
I pellegrini convenivano da ogni parte a chiedere grazie alla Madre di Dio; ancora oggi il santuario ospita molti quadri votivi portati ai pellegrini.
Altare dedicato a Maria Trens
Nel 1728 si costruì la nuova cappella per la Madonna e il 29 marzo vi fu trasferita in una solenne processione la Vergine con il suo Bimbo. La processione è ricordata in una tavola commemorativa che ancora è conservata sulla destra della chiesa. Verso la metà del secolo XV111 il santuario cambiò stile: lo stile gotico fu sostituito da quello barocco, specialmente per opera del pittore e scultore Adamo Mòlk. Nel 1726 fu scritto per la prima volta un libro del santuario; particolarmente vennero descritti i miracoli o grazie ottenuti per intercessione della Vergine. Nel 1848 la chiesa di Trens ottenne il corpo di un santo proveniente dalle catacombe di Roma, chiamato Tranquillino che ancora oggi è custodito su un altare laterale.
Nel 1921 furono benedette dal vescovo di Bressanone le nuove campane della chiesa del santuario. Nel 1928 l’immagine miracolosa fu incoronata; nel 1939 il santuario divenne parrocchia. Il santuario-parrocchia è dedicato alla Vergine Assunta, che viene festeggiata il 15 agosto. La festa maggiore viene celebrata nella prima domenica di ottobre, festa del Rosario. Durante il periodo della prima e seconda guerra mondiale fu notato un crescendo di pellegrinaggi, particolarmente di soldati. Attualmente il santuario è uno dei più frequentati della diocesi, meta di innumerevoli processioni annue e occasionali.
Interno del Santuario
Il pellegrinaggio è un atto di fede. Sono venuto per ringraziare il Signore e la Madonna per le molte grazie ricevute nel passato e per domandare altre grazie per l’avvenire. Anche la vita è un pellegrinaggio. Tutti siamo pellegrini verso quella definitiva destinazione dove tutti siamo attesi dal Padre celeste. Vergine santa, sono qui, perchè tu mi hai chiamato; la tua immagine che ti presenta in atteggiamento di madre e di regina universale, mi ricorda la tenerezza del tuo cuore e di quel tuo Figlio che porti sulle braccia.