La Piramide isolata è il prodotto migliore ma è anche quella più fragile e più esposta ai pericoli. Fondamentale è la presenza e la forma della pietra, che, come tegola, deve proteggere la colonna facendo sgocciolare l'acqua. La pioggia che investe il fusto se è poca e leggera non arreca danno; se è abbondante e persistente asporta il terriccio più minuto che scende torbido lungo i fianchi. In basso l'acqua evapora e il limo avvolge la parte inferiore del plastro come fosse una guaina impermeabile e arabesca. Così, mentre la piramide si consolida alla base, presso il masso affiorano le pietre facendole assumere un aspetto ossuto e ferrigno. Solo le piramidi col cappello hanno una buona lomgevità, che, nelle migliori condizioni si misura a secoli; i crinali e le lame vengono seghettate e smussate sino a recuperare qualche altra pietra del deposito o a sfasciarsi. Le pareti vengono incise da scanalature che si affondano sempre più nel deposito e ogni pietra che sporge fa da protezione al materiale sottostante e origina fantasiose e ardite costruzioni aeree.
Sentiero per la salita al punto panoramico
vegetazione
Nella conservazione delle Piramidi la copertura vegetale riveste una notevole importanza, perchè modera l'azione erosiva dell'acqua: le radici, il muschio e le foglie trattengono efficacemente la terra, impedendo l'erosione. La presenza di vegetazione nei canaloni è indizio di un'attività erosiva che si è ridotta considerevolmente. Alcune Piramidi hanno come protezione cespugli o alberi alla sommità; più frequente è il caso di grossi bastioni isolati dall'erosione sui quali è rimasta intatta la vegetazione.
Particolare di una Piramide
la forma
La forma classica di una Piramide è quella di un tronco di cono sormontato da un masso. Accanto a questa si possono osservare le <<Piramidi a punta>> con stelo conico e prive di masso di protezione; sono in genere non molto alte e ciò dimostra una evoluzione rapida. Un'altra tipica forma è quella <<a cresta>>, costituita da una lama di terreno seghettato e affilato, la cui formazione è dovuta all'assotigliamento dello spartiacque, compreso fra due canaloni. Talvolta le Piramidi sono raggruppate a <<canne d'organo>>.