LA MONTAGNA DI IERI E DI OGGI Percorsi per piccoli escursionisti
Altopiano di Renon
tra panorami meravigliosi, pinnacoli di terra, e trenini storici
Aprile 2012
Gaia Pignocchi e Bruno Bastianelli - Ancona
Naturalmente tutte le escursioni vanno svolte sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza (condizione fisica, abbigliamento adeguato, viveri ed acqua, messa in sicurezza nei tratti più esposti, informazioni sull’agibilità e la durata del percorso e, fondamentale, sulle previsioni meteo).
Percorrendo in autostrada la stretta e tortuosa gola formata dal fiume Isarco, subito a nord di Bolzano, non si immagina quale meraviglioso altipiano si estenda ad ovest sopra di noi, sulla sinistra procedendo in direzione di Bressanone. E finalmente un giorno di aprile, quando la stagione sciistica è ormai chiusa e non è ancora aperta quella escursionistica anche per le recenti e abbondanti nevicate (attese durante l’inverno e giunte naturalmente a primavera!) decidiamo di andare a visitare l’altopiano di Renon, in verità senza una meta precisa.
Il programma iniziale prevedeva di utilizzare la funivia che da Bolzano sale direttamente sull’altopiano di Renon, superando un dislivello di quasi 1000 metri, fino a raggiungere la località dal nome indicativo di Soprabolzano (1221 m), ma poi abbiamo optato per l’auto in modo da raggiungere la partenza della cabinovia del Corno di Renon, a 1530 m in località Pemmern, ben sapendo comunque che ad aprile l’impianto è chiuso (riapre a metà maggio). Da qui in estate è possibile farsi trasportare comodamente fino alla cima del Lago Nero (2070 m), dove si trova la stazione a monte, e poi raggiungere facilmente a piedi il Corno del Renon a 2260 m o proseguire per altre escursioni in quota. (ma sarà per un’altra volta).
La salita dal fondovalle ci riserva subito un fantastico panorama che si apre sempre di più ad ogni curva mostrandoci uno skyline incredibile ed unico sulle montagne più belle delle Dolomiti, il Catinaccio, lo Sciliar, la Marmolada, il Sasso Piatto e il Sasso Lungo, il Sella, le Odle…, da rimanere senza fiato!
Prendendo come punto di partenza il principale centro abitato del Renon, il grazioso paese di Collalbo/Klobenstein (1.154 m), si possono intraprendere due brevi ma affascinanti escursioni, una a piedi alle piramidi di terra e l’altra sullo storico trenino che attraversa l’altipiano.
Le piramidi di terra si raggiungono facilmente partendo a piedi dal parcheggio alla periferia est di Collalbo (seguire indicazioni piramidi di terra - sentiero 24). Si inizia il percorso lungo la SP73, l’antica strada dell’Imperatore, praticata fin dall’età romana in alternativa allo stretta gola sul fondovalle lungo il fiume Isarco, e si entra subito nella frazione di Longomoso, famosa già nell’antichità come centro religioso del Renon, riconoscibile dal piccolo laghetto che incontrate sulla destra. Sulla sinistra un’edicola sacra con statue scolpite nel legno che raffigurano la passione di Cristo rappresenta l’inizio di un antico percorso della via Crucis che si conclude alla chiesetta di Maria Saal, dal caratteristico campanile con la punta a cipolla, in un punto incredibilmente panoramico nella frazione di Monte di Mezzo, raggiungibile con il medesimo percorso.
Si prosegue, accompagnati dallo splendido scenario sulle Dolomiti, seguendo le indicazioni per le piramidi di terra e Maria Saal fino al sentiero che entra nel bosco e costeggia una stretta valletta (la valletta del Rio Fosco) che separa la frazione di Longomoso da quella di Monte di Mezzo.
Ed è appunto sui lati di questa valle che è possibile ammirare gli incredibili pinnacoli di terra, alte colonne di circa 30 m formate dall’erosione dovuta alla pioggia e alla neve la cui forma è determinata dalla presenza di massi di pietra che proteggono la colonna di terreno sottostante fino a quando questa riesce a sorreggerli! Un percorso breve ma davvero interessante circondati da uno scenario incredibile.
Ritornati a Collalbo decidiamo di raggiungere la piccola e graziosa stazione ferroviaria per compiere il suggestivo e panoramico percorso con lo storico trenino del Renon. Il trenino, inaugurato nel 1907, collegava il centro di Bolzano con l’altipiano coprendo il dislivello di più di 900 m con una tratto a cremagliera molto ripido fino alla località Maria Assunta (sarà poi sostituito nel 1966 da un impianto a fune rinnovato nel 2009 - Funivia del Renon/Rittner Seilbahn). Il percorso ferroviario a scartamento ridotto continuava con un tratto quasi pianeggiante sull’altipiano, tutt’ora funzionante, un’esperienza da non perdere, frequentato da turisti ma utilizzato anche da molte persone del luogo.
Il trenino, con le vetture d’epoca, percorre un paesaggio da fiaba tra idilliaci paesi abitati, prati e boschi, dove è possibile vedere anche caprioli, con una vista superba sulle più belle vette delle Dolomiti. La tratta ora percorribile è lunga circa 6 km, quella più frequentata è Collalbo-Soprabolzano, dove si trova la coincidenza con la funivia del Renon che collega a Bolzano.
Partenza: parcheggio tra Collalbo e Longomoso (1160 m) Arrivo: Maria Saal (1180 m) Lunghezza percorso a/r: 6 km circa Tempo di percorrenza: 1,5 ore