Questo
meraviglioso itinerario si articola in tre giorni prevedendo
cosi` un doppio pernottamento in rifugio.
Il primo giorno rappresenta una vera e propria marcia di avvicinamento
allo spettacolare gruppo del Brenta.
Da Madonna di Campiglio con l’auto si raggiunge il Rif.
Vallesinella (1513 m., parcheggio a pagamento, molto affollato
nei week-end estivi).
Quindi si imbocca il
comodo sentiero 317 che in circa due ore conduce al Rif. Tuckett
(2272 m.).
Si pernotta naturalmente in quest’ultimo.
Il giorno successivo, dal Rif. Tuckett si sale con buon sentiero
sino ad attraversare la Vedretta di Brenta inferiore raggiungendo
la Bocca di Tuckett. Il passaggio sulla vedretta richiede
cautela; i ramponi non sono assolutamente indispensabili (noi
non li abbiamo usati), possono tuttavia risultare utili.
Alla dx della Bocca di Tuckett ha inizio l’incredibile
sentiero delle Bocchette Alte. La via di salita si inerpica
lungo la roccia e ottimamente assicurata con funi metalliche
e brevi scalette, conduce lungo strette cenge circondate da
scenari imponenti e spettacolari.
Si prosegue alternando tratti di sentiero normale ad altri
attrezzati sino a sbucare su di un’ampia cengia detritica,
la Cengia Garbari.
A questo punto il tracciato inizia a scendere e di nuovo si
presenta con funi metalliche.
Le funi conducono in discreta esposizione a due scale metalliche
che consentono di scendere in un ripido canalone innevato
(assicurato).
Procedendo lungo il sentiero si raggiunge un nuovo terrazzo
roccioso situato esattamente al di sotto di Cima Brenta (3150
m.).
Da questo punto di osservazione (ideale per una sosta; si
e` circa a meta` percorso) lo scenario si presenta davvero
straordinario, ovunque si ergono maestose e severe le piu`
importanti cime del gruppo.