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Amici della Montagna
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SENTIERO DELLE BOCCHETTE ALTE, SENTIERO SOSAT
Escursione del 20, 21, 22 Luglio 2003 - con Marco e Giorgio
 
Servizio e immagini di: Enrico Nascimben - Treviso - CAI Sezione di Spresiano
 

 
 

 
 


..l'attacco delle "Bocchette Centrali"
Questo meraviglioso itinerario si articola in tre giorni prevedendo cosi` un doppio pernottamento in rifugio.
Il primo giorno rappresenta una vera e propria marcia di avvicinamento allo spettacolare gruppo del Brenta.
Da Madonna di Campiglio con l’auto si raggiunge il Rif. Vallesinella (1513 m., parcheggio a pagamento, molto affollato nei week-end estivi).

Quindi si imbocca il comodo sentiero 317 che in circa due ore conduce al Rif. Tuckett (2272 m.).
Si pernotta naturalmente in quest’ultimo.
Il giorno successivo, dal Rif. Tuckett si sale con buon sentiero sino ad attraversare la Vedretta di Brenta inferiore raggiungendo la Bocca di Tuckett. Il passaggio sulla vedretta richiede cautela; i ramponi non sono assolutamente indispensabili (noi non li abbiamo usati), possono tuttavia risultare utili.
Alla dx della Bocca di Tuckett ha inizio l’incredibile sentiero delle Bocchette Alte. La via di salita si inerpica lungo la roccia e ottimamente assicurata con funi metalliche e brevi scalette, conduce lungo strette cenge circondate da scenari imponenti e spettacolari.
Si prosegue alternando tratti di sentiero normale ad altri attrezzati sino a sbucare su di un’ampia cengia detritica, la Cengia Garbari.
A questo punto il tracciato inizia a scendere e di nuovo si presenta con funi metalliche.
Le funi conducono in discreta esposizione a due scale metalliche che consentono di scendere in un ripido canalone innevato (assicurato).
Procedendo lungo il sentiero si raggiunge un nuovo terrazzo roccioso situato esattamente al di sotto di Cima Brenta (3150 m.).
Da questo punto di osservazione (ideale per una sosta; si e` circa a meta` percorso) lo scenario si presenta davvero straordinario, ovunque si ergono maestose e severe le piu` importanti cime del gruppo.
   
La via ferrata riprende scendendo alla Bocchetta Alta dei Massodi attraverso aeree creste ed orli rocciosi (assicurati ma molto esposti) in direzione dello Spallone dei Massodi: per raggiungerlo si sale una lunga scala (la “scala degli amici”).
Nuovamente l’itinerario prosegue attraverso salti rocciosi ottimamente attrezzati; la roccia e` sempre solida e compatta.
Ulteriori scale metalliche (esposte) conducono alla Bocchetta Bassa dei Massodi. Qui la traccia si dirama: seguendo a dx si intraprende il sentiero Oliva Detassis, mentre a sx una strettissima cengia ci accompagna all’innevata forcella (attenzione: senza fune!) e si riprende cosi` a salire sempre coadiuvati da scalette e funi.
L’ultima parte del sentiero conduce, parzialmente attrezzata, attraverso ghiaie e facili rocce sino alla Vedretta degli Sfulmini.
Tenendosi al margine della stessa vedretta si raggiunge in poco piu` di mezz’ora il Rif. Alimonta a 2580 m. (in totale dal Tuckett all’Alimonta 7 h).
Secondo pernottamento.
Il terzo giorno si affronta il sentiero SOSAT che ha inizio esattamente alle spalle del rifugio.
Il “SOSAT” e` una ferrata senza dubbio piu` facile delle Bocchette Alte, e` comunque caratterizzato da affascinanti quadri paesaggistici.
La via circoscrive il massiccio di C. Brenta e si mantiene quasi sempre in quota. Dopo un breve tratto pianeggiante si attacca la prima scaletta metallica e di nuovo su cengia sino ad una bassa sporgenza della roccia (attenzione a non impigliarsi).
   

...Crozzon di Brenta...
Il sentiero conduce verso una gola rocciosa che si affronta in discesa con una lunga scala e nuovamente in risalita su cenge ben attrezzate con funi e scale.
La via diviene pianeggiante, raggiunge ed attraversa un’enorme pietraia proseguendo in direzione della vedretta di Brenta inf. e scendendo infine verso il sentierino che riconduce al Rif. Tuckett. Da quest’ultimo si ritorna al Vallesinella (ore 6 in totale).

L’escursione descritta e` semplicemente straordinaria e va annoverata tra le piu` belle in assoluto del Brenta e delle Dolomiti Orientali.
Il sentiero delle Bocchette Alte e` senza dubbio un percorso molto impegnativo che si svolge in ambiente severo. Le difficolta` non si devono ricercare dal punto di vista tecnico (superabili da escursionisti comunque esperti che non soffrono di vertigini), quanto piuttosto al fatto che si tratta di un itinerario di tipo alpinistico, molto lungo e che si svolge quasi sempre in ambiente d’alta quota. Ad inizio stagione possono essere necessari piccozza e ramponi. Il sentiero SOSAT e` invece piu` “rilassante” pur essendo una via ferrata con tutte le carte in regola.
Le vie descritte vanno affrontate con un certo grado di preparazione fisica e psicologica e richiedono buona capacita` di giudizio delle condizioni meteo.
In tal modo si potra` godere di itinerari unici nel loro genere, che sapranno regalare emozioni continue.

di Enrico Nascimben


   
 
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