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Amici della Montagna
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Gruppo del Sella
Vie Ferrate Piz da Lech, al Vallon e Lichtenfelser Steig
Escursione del 14 e 15 Luglio 2007 - con Marco e Giorgio
 
Servizio e immagini di: Enrico Nascimben - Treviso - CAI Sezione di Spresiano
 

 
 

 
 

...lungo la Ferrata Vallon

...lungo la Ferrata Vallon
Gli itinerari di roccia qui descritti, possono essere concatenati in una sola giornata, oppure, come nel nostro caso, interrompendoli con il pernottamento presso il bel rifugio Kostner al Vallon (2550 m.)

Primo giorno: da Corvara si prendono gli impianti di risalita (cabinovia e seggiovia) che conducono presso la conca detritica del Vallon.
Da questo privilegiato punto d’osservazione, il colpo d’occhio è fenomenale: lo sguardo può spaziare in tutte le direzioni e riconosce facilmente le più importanti cime dolomitiche, con la Marmolada in primissimo piano.
Su buon sentiero, a dx dell’impianto, ci si avvicina al punto di partenza della prima ferrata: la Piz da Lech.
Si arrampica su gradoni rocciosi ben attrezzati con fune metallica e si risalgono, uno dopo l’altro, in esposizione crescente, piccoli camini e diedri.
Il superamento dei punti più ostici è comunque coadiuvato da staffe e pioli.
La parte finale dell’itinerario vede la presenza di due scale di ferro esposte e leggermente strapiombanti: “vinte” anche le scale, la ferrata può dirsi felicemente conclusa.
Proseguendo su sentiero normale si arriva in vetta al Piz da Lech (2908 m.)
La discesa avviene lungo la via normale (con breve tratto attrezzato) e riconduce in direzione del rif. Kostner.

   
...il ponte sospeso

...il ponte sospeso
Secondo giorno: nei pressi del rifugio s’incontra un bivio; il sentiero di dx (che risale un facile ghiaione) è quello che conduce all’attacco della via ferrata al Vallon.
L’itinerario si svolge dapprima lungo una semplice cengia rocciosa attrezzata, si risalgono quindi alcune fessure e grossi massi rocciosi dalle forme più svariate: spuntoni, piccole guglie e pinnacoli.
La via si svolge in magnifico ambiente dolomitico e, senza eccessivo impegno tecnico, conduce nei pressi di una splendida cascata che si attraversa da roccia a roccia con l’ausilio di un breve e divertente ponte sospeso nel vuoto.
Infine, si giunge innanzi alla parte più difficile della via: un gradino parietale di circa 10 m. ove è d’obbligo l’autoassicurazione.
Anche in questo punto, tuttavia, la roccia è ben articolata con solidi appigli e, quindi, con un semplice uso delle braccia si supera anche l’ultimo ostacolo.
Il sentiero normale prosegue ora sull’immensa terrazza detritica del Sella e, in leggera salita, conduce in vetta al Piz Lech Dlace (3009 m.).
Poco più in basso l’omonimo lago.
   
...il tratto finale della "Vallon"

...il tratto finale della "Vallon"
Da questo punto, chi lo desidera, può arrivare in vetta al Piz Boè (3152 m.).
Noi invece decidiamo di tornare un po’ indietro e di seguire la traccia di sx che conduce, in ripida discesa, verso il rifugio.
E’ questo il Lichtenfelser Steig, una sorta di via normale, parzialmente attrezzata nei punti più ripidi e che riporta, attraverso salti rocciosi continui, al punto di partenza.
Il giudizio finale è di una escursione semplicemente bellissima, che attraversa una parte del paesaggio lunare del Sella.
In particolare, molto appagante dal punto di vista panoramico e scenografico, è la ferrata Vallon.
Essa infatti ci introduce in un solitario pianeta di roccia, sempre in attesa di nuovi esploratori…
   
Tempo di percorrenza 1° giorno:
Ferrata Piz da Lech – Rifugio Kostner ca. 3,5 h

Tempi di percorrenza 2° giorno:
rif. Ferrata al Vallon – Lichtenfelser Steig – rif. ca. 4 h

di Enrico Nascimben




   
 
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