Un paio di chilometri a sud di Vipiteno, sui lati opposti della valle, due castelli dominano la grande piana. Si tratta di Castel Pietra Sprechenstein la cui costruzione ebbe inizio nel 1241, con il caratteristico mastio circolare, attualmente chiuso al pubblico. Lo fronteggia Castel Tasso Reifenstein risalente al XII secolo, suggestivo esempio di fortezza medievale. Castel Tasso è a ragione considerato uno dei castelli più belli di tutto l'Alto Adige. Ha conservato buona parte dell'arredamento tardogotico. Per duecento anni il castello fu sottoposto alla sovranità del Tirolo che nel corso degli anni lo diedero in feudo a diverse famiglie nobiliari. nel 1470 fu ceduto all'Ordine Teutonico, al quale è dovuto il suo aspetto attuale e gran parte dell'arredamento. Dal 1813 divenne proprietà dei Conti Thurn un Taxis. All'interno del castello è possibile visitare la grande cucina duecentesca in uno straordinario stato di conservazione. Impressionante è anche la vecchia torre d'abitazione ancora intatta con il dormitorio per gli scudieri a scomparti che ha la forma di un grande cassone di legno. Preziose testimonianze della ristrutturazione quattrocentesca sono la splendida sala Verde, così chiamata per il colore della decorazione pittorica che simula un rilievo, e l'elegante preziosa cappella di San Zeno, preceduta da un eccezionale cancello di legno abilmente intagliato e traforato con raffinati motivi geometrici. Alla fine del quattrocento risale anche la cosidetta 'camera del Capitolo' che conserva l'originale arredamento gotico.
INFORMAZIONI UTILI:
UN DUELLO LEGGENDARIO
Un'antica leggenda narra che per porre fine alla guerra che si trascinava da anni fra Castel Tasso (Schloss Reifenstein) e Castel Pietra (Schloss Sprechenstein), posti l'uno di fronte all'altro sugli opposti versanti della valle, venne deciso di affidare le sorti del conflitto ad un duello di tiro con l'arco. I due signori impegnati nella sfida, saliti ciascuno sulla torre del proprio castello, imbracciarono l'arco e scoccarono la freccia fatale. Ma la loro abilità fu tale che le due frecce s'incontrarono a mezza strada, cadendo entrambe nella vallata. Questo accaduto venne interpretato come un ammonimento divino a non continuare quella futile guerra che aveva arrecato soltanto danni agli abitanti, ai campi e ai possedimenti dei due feudi.
Buona Montagna
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